Il 97% dei turisti che hanno assistito alla Sartiglia è contento della manifestazione.
Il dato emerge da un’indagine effettuata dal CRENoS, Centro di Ricerche Economiche Nord-Sud delle Università di Cagliari e Sassari, che è stata presentata ieri al Consorzio UNO, sede dei corsi universitari di Oristano che mette in risalto anche che nell’organizzazione della Sartiglia si è sulla strada giusta e si deve continuare così.
Lo studio è stato effettuato in occasione delle ultime due edizioni della Sartiglia, nell’ambito del Progetto di ricerca “Monitoraggio e valutazione dell’impatto economico degli eventi culturali e sportivi sull’economia regionale e locale”, con la collaborazione della Fondazione Sa Sartiglia, da un gruppo di studenti guidati dal Professor Giuseppe Melis, Coordinatore del Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici di Oristano.
Tanti gli elementi messi in luce dallo studio condotto attraverso la somministrazione di 443 questionari (240 nel 2014 e 203 nel 2015) ai turisti presenti a Oristano per assistere alla Sartiglia.
“Dati che mettono in luce il gradimento e una diffusa soddisfazione per la manifestazione – hanno commentato il Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Guido Tendas e il Direttore Francesco Obino -. C’è sicuramente ancora tanto da fare e i risultati di questo studio offrono parecchi punti di riflessione, ma su tanti aspetti c’è la conferma della bontà del lavoro svolto: programma (orari, spettacoli, luoghi) sicurezza, possibilità di prenotare anche on line posti a sedere e accessibilità con mezzi privati”.
“La ricerca ha interessato alcune tra le manifestazioni più importanti della Sardegna – ha detto Stefano Usai, Direttore del Crenos, introducendo i lavori -. Sartiglia a Oristano, S. Efisio a Cagliari e Cavalcata a Sassari sono state le manifestazioni esaminate per costituire la base di un manuale che vuole proporre utili elementi e linee guida che consentano alla Regione di disporre degli indicatori necessari per attuare le sue politiche a sostegno di questi eventi”.
I dati dello studio sono stati presentati dal Professor Giuseppe Melis.
Nel 2015 il 78% dei turisti intervistati era italiano e il 12% proveniente dall’estero, il 35% giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, il 38% tra i 36 e i 56 anni e il 27% over 56, soprattutto impiegati (21,5%), pensionati (15%) e liberi professionisti (14,5%).
“A oggi la Sartiglia dimostra una capacità di creare un legame duraturo con i visitatori – ha spiegato Melis -. Il 58,49% degli intervistati ha dichiarato di averla vista più di 4 volte e solo il 10,38% una sola volta. Il 40,91% ha assistito insieme al partner e il 25,21% con amici”.
Casualità o partecipazione programmata?
L’86% degli intervistati ha dichiarato di essersi recato a Oristano appositamente per assistere alla Sartiglia. Solo il 14% non lo aveva programmato, ma era in città per visitare la famiglia, in vacanza o per ragioni di studio o lavoro.
Modalità attraverso cui si è venuti a conoscenza dell’evento
Ancora alta la comunicazione tradizionale: il 36,18% ha saputo della Sartiglia da opuscoli e manifesti. Stessa percentuale per chi conosce la Sartiglia da sempre. Curioso il dato sul passaparola: nel 2014 il 46% dei turisti intervistati lo ha saputo da amici, conoscenti o familiari, la percentuale scende al 6% nel 2015. In un anno sale dal 2 all’8% la percentuale delle persone che sono state informate dalle agenzie di viaggi, segnale incoraggiante per il progetto Visitsartiglia varato proprio nell’ultimo anno. Ancora bassa l’incidenza di televisione (1%), internet (3,5%) e stampa (4%).
Strumenti attraverso cui si è venuti a conoscenza del programma dell’evento
Chi ha voluto informarsi sui dettagli della Sartiglia (programma, orari, servizi) lo ha fatto prevalentemente attraverso il sito della Fondazione Oristano www.sartiglia.info (27,36%), con il passaparola (19,9%), social network (17,91%), manifesti (16,42%), giornali locali (11,94%).
La sistemazione logistica
Oltre l’80% dei turisti ha trovato alloggio a Oristano, ma qualcuno si è sistemato a Cabras, Cagliari, Arborea, Santa Giusta e Terralba. L’hotel è la sistemazione preferita (quasi il 45%), molti (il 25%) riescono a trovare ospitalità da parenti e amici, mentre sono in crescita i bed & breakfast (vicini al 20%).
Giorni di pernottamento
Sale dal 30% al 35% la percentuale di coloro che si fermano a Oristano per due giorni. Aumenta e arriva a sfiorare il 20% anche il soggiorno per tre giorni. Tra il 10% e 15% i turisti che si fermano rispettivamente per 1, 4 e 5 giorni.
Luoghi e città visitati nel periodo dell’evento
Cagliari al primo posto con l’11,56%, il Sinis al secondo con l’8%. Seguono Tharros 6,22%, Nuoro 4%, Alghero, Cabras, Santulussurgiu e Mamoiada 3,11%,
Ripartizione della spesa media giornaliera per persona
Gli oggetti tipici dell’artigianato sardo esercitano grande interesse tra i turisti. Il 20,95% della spesa quotidiana è destinato a tessuti, ceramiche e oggetti d’arte. Cibo e bevande consumate in loco pesano per il 20,38%, mentre i prodotti enogastronomici da portare via incidono per il 16,99%. I souvenir si fermano al 10% e la spesa per musei, gallerie d’arte e siti archeologici al 6,65%.
L’importanza delle motivazioni e il grado di soddisfazione percepita
In una scala da 0 a 5 si sfiora il massimo dei voti per il contributo alle iniziative della comunità locale (4,54), condivisione dell’esperienza con parenti e amici (4,53), curiosità verso luoghi e eventi mai visti (4,52), evasione dalla routine e relax (4,5).
Sensazioni provate nel corso dell’evento
La Sartiglia coinvolge e diverte. Percentuali sopra l’80% per chi si sente eccitato, energico e divertito, il 69,5% prova calma e rilassatezza.
L’indagine mette in luce anche altri importanti elementi. Oltre il 90% degli intervistati considera la Sartiglia una tradizione locale, un evento unico che rappresenta pienamente la cultura e l’identità della Sardegna. Il 79,7% consiglierà Oristano a parenti e amici a prescindere dalla manifestazione e il 73% probabilmente tornerà in un periodo dell’anno diverso per trascorrere le vacanze e godere compiutamente del luogo. Il 62,3% si dichiara talmente entusiasta che condivide l’esperienza attraverso i social network. Il 58,7% con molta probabilità parteciperà anche alla prossima edizione della giostra.
Tanti gli spunti di riflessione offerti dall’indagine del Crenos e tanti i contributi al termine della presentazione dei dati.
Per Guido Tendas, Sindaco di Oristano e Presidente della Fondazione Sa Sartiglia “la Sartiglia è l’unica manifestazione che può essere utilizzata dalla Regione per attirare i turisti anche in bassa stagione. In questo senso occorre sfruttare le altre potenzialità del territorio, a cominciare dai Giganti di Monte Prama”.
“La Sartiglia può e deve diventare il centro di un circuito turistico del territorio” ha osservato il Presidente del Consorzio UNO Gianvalerio Sanna.
In pieno accordo l’Assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci secondo cui i dati raccolti potranno essere molto utili alla Regione per orientare al meglio le risorse.
“Da questo studio, ma anche dall’esperienza vissuta come turista, si ricava che la Sartiglia è molto ben organizzata, che il livello di organizzazione è ottimo. La strada è quella giusta e bisogna continuare a percorrerla. Più in generale occorre però lavorare per migliorare i collegamenti, soprattutto in bassa stagione e con le capitali europee”.
“La Regione deve puntare sulle eccellenze della Sardegna come la Sartiglia per creare reti e sistemi territoriali – ha detto Paci -. L’organizzazione della Sartiglia, a questo proposito, deve rappresentare un esempio da seguire”.