I sindaci di Nuoro, Sassari, Oristano e Cagliari dicono “no” alla Regione Sardegna che ha stabilito che metà del finanziamento per i grandi eventi come la Sagra del Redentore, la Cavalcata, la Sartiglia e Sant’Efisio, debbano essere spesi per la pubblicità.
“Tale prescrizione – scrivono i sindaci al presidente della Regione e all’assessore al Turismo Luigi Crisponi – appare vincolante e non consente alle Amministrazioni organizzatrici di svolgere il programma a tutela dell’immagine, della cultura, dell’identità e delle tradizioni dell’Isola, andando ad intaccare proprio i contenuti dell’iniziativa a vantaggio della, seppur importante, pubblicità”.
La prescrizione è contenuta nella delibera regionale numero 10/42 del 21 febbraio 2013 che fissa i criteri per i contributi “per manifestazioni di pubblico interesse”.
Alessandro Bianchi, Gianfranco Ganau, Guido Tendas e Massimo Zedda ritengono che “dimezzare il contributo per l’organizzazione pura e l’attuazione del programma significa davvero mettere a rischio gli standard qualitativi e di eccellenza raggiunti dalle rispettive organizzazioni e si rischia di compromettere la maestosità e solennità delle nostre manifestazioni”.
I sindaci chiedono al presidente della Regione e all’assessore al Turismo, di rivedere la decisione e propongono di rivedere le quote previste “con la destinazione a pubblicità di non meno del 20 per cento dell’intero contributo concesso”.