“Oristano per la prima volta rinuncerà alla Sartiglia. Il Covid ci costringe a non vivere tutti insieme i riti e le musiche, la sabbia e lo spettacolo che da secoli scandiscono la storia di questa città. È una cosa che nessuno avrebbe voluto, ma che è stata imposta dall’emergenza sanitaria da Coronavirus”.
A poche ore da quello che sarebbe dovuto essere il primo giorno della Sartiglia 2021, il Presidente dell’Istituzione Sa Sartiglia della Fondazione Oristano Luigi Cozzoli esprime rammarico per una tradizione che quest’anno non potrà essere rispettata: “Tutti amiamo la Sartiglia e tutti avremmo voluto che la tradizione non si interrompesse. L’Istituzione Sa Sartiglia, la Fondazione Oristano, i Gremi e il Comune hanno operato ogni tentativo per garantire che almeno la vestizione e la simbolica benedizione de su Componidori si potessero svolgere. La parola tradizione riassume un complesso di riti, di momenti e di azioni che hanno un senso preciso se si svolgono secondo le modalità e i tempi che tutti conosciamo. Per questo motivo non è stato possibile concentrare la Sartiglia in una sola giornata. La Prefettura ha motivato la sua richiesta evidenziando le norme anti Covid in vigore e la necessità di garantirne il rispetto. Non poteva esistere una via di mezzo tra l’esigenza di rispettare la tradizione che vuole che la Sartiglia si celebri in due giornate e l’esigenza di concentrarla in una per ragioni di sicurezza. Erano due esigenze inconciliabili tra loro. Per questo, a malincuore, si è deciso di rinunciare anche a quegli unici aspetti simbolici pubblici che si volevano salvare: vestizione e benedizione. Non è stata una scelta facile, ma il momento che stiamo vivendo ci impone senso di responsabilità e purtroppo un sacrificio”.
“Dal giorno della riunione tecnica tenuta in Prefettura, quando è stata assunta questa decisione, non è cambiato niente – prosegue il Presidente Cozzoli che riassume le posizioni espresse in seno al collegio dell’Istituzione Sartiglia -. In città sono emerse tante proposte, tutte dettate dalla generosità e dall’amore degli oristanesi verso la Sartiglia. Il problema però non era legato all’orario di svolgimento della manifestazione, ma al fatto di concentrarla in un’unica giornata. Di questo si è discusso nelle uniche sedi preposte a prendere decisioni e su questo, purtroppo, non è stato possibile trovare una sintesi”.
La Sartiglia vive di momenti pubblici e di momenti privati, non meno emozionanti e intensi. I Presidenti dei Gremi hanno nominato i Componidoris privatamente e, con la saggezza con cui hanno saputo custodire la Sartiglia per secoli, lontano dai riflettori, se vorranno, troveranno il modo di rinnovare la tradizione in maniera riservata e rispettosa delle norme anti Covid.